Il progetto nasce dalla volontà di ampliare gli spazi di inclusione e socializzazione dei minori residenti nel territorio consortile. L’interrogativo dal quale nasce il progetto è stato: che cosa cambia nelle vite dei bambini che non hanno più una stabilità affettiva, relazionale ed economica alle spalle? quali sono le opportunità che vengono loro negate e che cosa questo comporta nel lungo periodo sulle persone che saranno domani?
E’ con questo pensiero che si è avviato un importante spazio di riflessione all’interno dell’Ente che, attraverso una esperienza pilota, vuole offrire opportunità di socializzazione al mondo minorile, partendo dalle situazioni già in carico e in fase di chiusura di interventi specifici e individualizzati.
Lo sport è un elemento fondamentale per il sano sviluppo dei bambini, tanto da esser stato riconosciuto dalle Nazioni Unite come un diritto fondamentale.
Secondo l’art. 31 della Convenzione sui diritti dell’infanzia, “Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica […]”.
Il progetto si configura come una sperimentazione che può aprire la strada ad ulteriori progettazioni, per il coinvolgimento di un maggior numero di minori appartenenti a nuclei seguiti dal Consorzio per problematiche legate al disagio economico, abitativo e lavorativo.
DESCRIZIONE PROGETTO
Il COS attiva, talvolta in collaborazione con l’A.S.L. TO3 e/o in seguito a disposizioni dell'Autorità Giudiziaria, percorsi di sostegno per minori appartenenti a nuclei in situazioni di fragilità, che prevedono l’affiancamento del bambino/ragazzo da parte di educatori o di affidatari diurni professionali.
La presenza di tali operatori e volontari si rivela talvolta insufficiente quando l’obiettivo è l’inclusione del minore in gruppi di pari, lo sviluppo della capacità di aderire ad attività strutturate, la costruzione di una rete di riferimento durevole nel tempo.
Per raggiungere queste finalità, è già stato sperimentato che la partecipazione ad un’attività sportiva o ad altre iniziative ricreative strutturate, rappresenta un contesto di osservazione, sperimentazione e maturazione che può permettere al minore di ridurre condizioni di isolamento, aumentare l’autostima, creare relazioni che non si esauriscano nel rapporto con l’educatore / affidatario e che non si interrompano dopo la conclusione dell’intervento.
Per i minori che vivono in famiglie, non dotate di sufficienti competenze e strumenti da un punto di vista educativo per sostenere i figli in simili percorsi e/o delle necessarie risorse economiche, queste possibilità sono attualmente precluse.
Con questo intervento si mira a superare queste criticità, offrendo uno strumento in più da considerare nella definizione del progetto di aiuto.
Obiettivi
- Ridurre il rischio di isolamento sociale
- Favorire la pratica di sport, attività ricreative e culturali quali strumenti di socializzazione e integrazione
- Favorire la creazione di una rete di supporto che rimanga dopo la conclusione di interventi individuali di sostegno al minore.
Destinatari
Minori di età compresa tra i sei ed i diciotto anni che:
- siano residenti sul territorio del Consorzio (Collegno, Grugliasco, Rivoli, Rosta, Villarbasse);
- siano in carico al C.O.S. con interventi attivi di assistenza educativa o di affidamento diurno
- siano inseriti di norma in nuclei famigliari beneficiari di misure di sostegno al reddito (assistenza economica consortile o reddito di cittadinanza), con un ISEE non superiore ad € 7.000,00.
Tali caratteristiche devono essere compresenti nel momento dell’avvio del progetto.
Durata
Il progetto in favore di ciascun minore ha la durata di un anno, di norma corrispondente al periodo scolastico, rinnovabile in seguito alla valutazione del percorso effettuato.
Benefici economici
E’ compito dell’affidatario/educatore, di concerto con il minore e la famiglia, reperire la risorsa sportiva idonea.
L’importo del contributo economico è proposto dall’assistente sociale responsabile del caso sulla base di documentazione comprovante la spesa da sostenere nel corso dell’anno, per una copertura totale o parziale della stessa.
Come si presentamo le domande
MODALITA’ DI ATTIVAZIONE DEL PROGETTO
L’intervento, previo confronto con la responsabile di area, si avvia su proposta dell’assistente sociale referente del caso, concordato con la famiglia e con l’educatore / affidatario, che si farà carico di seguire il percorso del minore nella quotidianità.
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02 Dicembre 2022,16:30